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Chiusa la Maratona di Firenze 2011: vincono gli etiopi.
”Sotto un cielo cristallino si è svolta la 28/a edizione della Maratona di Firenze. Allo start, dietro gli atleti diversamente abili, c'erano novemila pettorine. Il via quest’anno è stato preso a lungarno Pecori Giraldi e non più al piazzale Michelangelo, come nel 2010, con una modifica del percorso ora interamente in piano. Presenti oltre 2000 volontari ad occuparsi della logistica e ……”
Io c’ero.
Stretto con gli altri nelle gabbie di partenza con il freddo che punge.
Un po’ felice ed un po’ timoroso.
Riuscirò ad arrivare alla fine?
Poi la partenza tanto attesa e non c’è più tempo per pensare. Il corteo degli atleti si allunga lentamente sui viali ampi di Firenze.
I primi chilometri passano veloci e neppure li sento. Entriamo nel parco delle Cascine, gli alberi, i prati, l’Arno che scorre. 10 e 15. S ipassa un ponte, si attraversa il fiume e si continua. Sui lungarni la gente incita, applaude, partecipa.
Ed arrivano i 21.
Sono a metà.
Sensazioni positive.
La stazione di Campo di Marte, il Franchi, lo stadio di atletica. 25 e 30. Il respiro è regolare, le gambe girano, ma è meglio rallentare: un fastidio alla gamba destra mi fa preoccupare. 32, 33 e 34. I muscoli hanno perso elasticità. 35 ……ma questa ..... la mia vecchia Università!
Mi fermo.
Riprendo un po’ di fiato e mi commuovo pensando al tempo che è passato …… ma non è finita.
Riparto.
Il fastidio è diventato dolore.
Ci dirigiamo verso il centro della città. 37 ... 38. Per qualche tratto sono costretto a camminare.
Passiamo Ponte Vecchio, il Duomo, Piazza della Signoria. 40 ....... 41 ........42 ....... . Comincio a sentire le voci dell’arrivo.
Un'ultima curva e vedo Santa Croce.
Ecco il tappeto ed in fondo l’arrivo.
Le gambe accelerano da sole.
Ci sono.
Mi fermo.
E’ finita.
Ora posso riposare.
Stringo la medaglia.
Mia moglie mi chiama ....... .
A casa gli amici mi chiedono "Come è andata?" Bene. “In quanto hai chiuso?” Quattro ore, su per giù.“La posizione in classifica?” … ma chi se ne frega!
E’ andata.
E sto già pensando alla prossima … .