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Giardino
GALLIPOLI 10/04/11
Siamo presenti, gli irriducibili 5 atleti della polisportiva bpp.
Ci culliamo nel sole della cittadina jonica che ci ospita per la seconda maratonina dello jonio.
Sono presenti anche le nostre 2 atlete, venute a testarsi sui 10 km che andranno a presenziare alla prossima gara.
Siamo animati come al solito dall' impazienza di sentire lo sparo che da il via alla gara.
Le sensazioni sono soggettive, hanno un'importanza quasi fondamentale, perchè ti stimolano a dare sempre quel qualcosa in più'.
Le sensazioni dicevo; è noto che la corsa da molto e noi diamo tanto alla corsa.
Sensazione di libertà', sensazione di benessere, sensazione di far parte di un mondo parallelo dove si riesce a guardarsi dentro e mettersi alla prova ogni volta.
E’ bello ed anche curioso guardare le facce degli atleti mentre corrono,si intravede la fatica, alcuni sono impenetrabili, altri ancora hanno il viso bianco cereo per lo sforzo continuo.
Gallipoli ha 2 peculiarità, se possiamo chiamarle cosi'; una è negativa, l'altra e' positiva.
Quella negativa :gara articolata in 2 giri; psicologicamente mette in condizione di mollare al primo passaggio sul traguardo.
Quella positiva: il lungomare offre la possibilità' di avere 2 corsie adibite alla gara, quando ci si incrocia con l'atleta che e' già' passato al giro di boa e lo si guarda in viso ci si accorge di quanta passione ci possa essere (anche) alla fatica, alla competizione pura (solo allenamenti mirati senza sostanze extra) allo spronare l'atleta che si ha vicino, questo e' il vero sport, anzi e' lo spirito giusto per fare sport, senzà i soliti litigi che si hanno in altri sport.
Il 19° km mi ha regalato crampi allo stomaco, stavo per uscire anche se mancavano solo 2 km all'arrivo, mà l'intervento di un podista che per l'occasione era tra gli addetti al rifornimento dei liquidi, mi blocca, scarica 2 bottiglie di acqua sulla testa e sul resto del corpo, mi dona un po' di sali e mi spinge a ripartire dandomi una pacca sulle spalle, urlandomi a mò di Tarzan nell'orecchio sinistro.
Morale: dopo 500 metri passata la crisi riprendo a correre come prima, anzi meglio e riesco a chiudere la mezza di gallipoli in un'ora e 48 minuti, tutto sommato non male e un grandissimo
grazie a quell'atleta ,senza il quale (probabilmente) i minuti sarebbero stati molti di più'.